Una delle nuovissime funzionalità di BrandMeister consiste nel supporto alla nota e diffusa piattaforma Mumble, ambiente open source di comunicazione vocale, con bassa latenza e alta qualità, che per queste sue peculiarità si presta particolarmente alla interconnessione con il mondo radio digitale.
Un aspetto focale di questo sistema è l’ottima qualità audio della interconnessione con BrandMeister, al contrario di altre soluzioni molto critiche da gestire a livello modulazione.
Dai terminali mobili, sia Android che iOS, verso BrandMeister e viceversa, la modulazione risulta ottima, senza impazzire con particolari accorgimenti.
Un altro particolare fondamentale è l’integrazione con il database utenti di BrandMeister, questo permette di avere un controllo di sicurezza, per evitare abusi di nominativo o ingresso nel server di soggetti privi di autorizzazione.
La password è quella di “Hostspot Security” e non quella di “SelfCare”.
Salvate quindi i parametri di connessione.
A questo punto vi troverete il server in elenco, cliccateci sopra e vi troverete connessi
Per unirvi al canale del Cluster Brescia cliccate sulla freccia
Ora selezionando “Premi per parlare” andrete in trasmissione
Nella versione iOS per iPhone i concetti di configurazione sono gli stessi, ma sono presenti molte meno opzioni rispetto alla versione Android, a voi il divertimento di scoprirne i segreti…
Invitiamo tutti coloro che utilizzano BrandMeister a proteggere la propria connessione con una password personale, in quanto dopo il
31 marzo 2021
non sarà più accettata la password di default, e risulterà quindi impossibile l’accesso nella vecchia modalità semplificata.
Attualmente fino al 31 marzo 2021, per connettere Hot Spot e Ripetitori al Master Server, è possibile utilizzare la password di default, la ben nota
passw0rd.
La password di default rende indubbiamente la vita facile a chi vuole attestare i propri dispositivi su BrandMeister, ma purtroppo non tutela l’identità dei possessori di ID. In questa situazione, chiunque può connettersi con un ID di qualcun altro, senza alcun ostacolo tecnico, tutto è infatti affidato solo alla buona fede degli utilizzatori, senza protezione da chi ha intenzioni malevoli.
La soluzione al problema è stata implementata anni fa dagli sviluppatori di BrandMeister, che mediante lo strumento Self Care, hanno dato la possibilità di assegnare una password di protezione alla connessione degli HotSpot o sistemi assimilabili (DVSwitch, etc.).
Ogni utente registrato è ora in grado di definire in completa autonomia una password personale per i propri HotSpot, semplicemente accedendo alla propria area di Self Care e seguendo pochi semplici passi di seguito descritti:
Dopo aver effettuato l’accesso a BrandMeister con ilproprio account, selezionare l’area Self Care:
Dal menù laterale della pagina:
Oppure dal menù del Login in alto a destra della pagina:
Attivare quindi il bottone Hotspot Security, selezionando la posizione ON:
Scrivere la propria password nel relativo campo:
Dopo essersi accuratamente annotati la password, salvare le modifiche con il tasto Save:
Dopo questi semplici passaggi sarà possibile connettersi con la password personale. In ogni momento è ovviamente possibile ripetere la procedura descritta per cambiare la password.
Se utilizzate il sistema Pi-Star, accedete al sistema e selezionate la pagina di configurazione dal menù in alto a destra:
Quindi, nel relativo campo, immettete la stessa password che avete impostato precedentemente in Self care:
Salvate quindi la configurazione e attendete il riavvio del servizio Pi-Star.
PER I RIPETITORI
I Sysop dei ripetitori possono ora assegnare in autonomia da SelfCare la password di accesso al Master Server, semplicemente configurando il campo password nella pagina relativa al ripetitore da gestire.
Il Talker Alias, molto spesso abbreviato come TA, fa parte dell’insieme di protocolli di classe Inband Data Service dello standard DMR , introdotti nell’anno 2016 da ETSI con la pubblicazione delle specifiche ETSI TS 102 361-2 V2.3.1 (2016-02).
AGGIORNAMENTO: Da qualche tempo, è stato permesso all’utente DMR di modificare il testo del proprio TA, attraverso il portale di BrandMeister e di RadioID.net. Di seguito, vedrete come fare.
L’Inband Data Service è una modalità di trasmissione particolare, in cui i dati supplementari da veicolare vengono incorporati nei pacchetti di trasmissione della voce, quindi senza occupare altro spazio, oltre a quello già utilizzato per la trasmissione del flusso audio, rendendo quindi questo servizio di estrema utilità e con “costo zero“.
Lo standard ETSI prevede l’invio di queste stringhe codificate a 7, 8 oppure 16 bit, frammentate da 1 a massimo 4 blocchi, a seconda del numero dei caratteri da trasmettere:
Ecco spiegato perché la stringa non viene immediatamente visualizzata sul display della radio; questo accade perché il terminale deve ricomporre la stringa attendendo di aver ricevuto tutti i blocchi di informazione, quindi più corta sarà la stringa, meno tempo impiegherà ad essere ricomposta e visualizzata.
Allo stesso modo possono venire trasmesse anche le coordinate GPS; mentre viene trasmesso l’audio la radio aggiorna la posizione e la invia con continuità, questa funzione viene definita In Call GPS.
La sua utilità consiste nel poter trasmettere dal terminale radio (e non solo) una stringa di caratteri, che viaggia in maniera trasparente sia via RF che via IP, permettendo ai corrispondenti destinatari delle chiamate di gruppo e private di riceverla nei propri terminali, i quali mediante le loro impostazioni locali, potranno scegliere o meno di visualizzarla sul display, scegliendone anche la priorità, rispetto ai dati presenti nella rubrica dei contatti della radio.
L’applicazione più naturale, sia in campo civile che radioamatoriale, è ovviamente quella di identificare in maniera univoca l’identità di chi trasmette in maniera “leggibile“, visto che lo standard DMR identifica i terminali con un semplice numero, chiamato Radio ID, che a noi umani dice ben poco.
Nel nostro mondo dei Radioamatori, quali sono le due singole informazioni più importanti per identificarci in maniera univoca e comoda per chi riceve ?
Nominativo
Nome operatore
L’informazione assolutamente necessaria è il nominativo, il nomeoperatore invece è estremamente comodo per fare QSO; infatti nei nostri contatti privati memorizzati nella radio, inseriamo abitualmente solo queste due informazioni, che sono brevi, essenziali e indispensabili.
Ecco perché il Talker Alias, se ben utilizzato nei terminali radio compatibili, può tranquillamente sostituire la rubrica dei contatti, quindi di impagabile comodità in quanto i dati si aggiornano dinamicamente.
Perché diciamo che il TA deve essere ben utilizzato? Perché la configurazione accurata di questa informazione deve essere effettuata da chi lo trasmette, includendo solo il nominativo e il nome, il primo completamente in maiuscolo, il secondo solo con l’iniziale maiuscola.
MD380 ToolZ
Tutte le altre informazioni (quali il tipo di radio, il QTH, portatile, /M, DMR ID, mobile, op. davanti al nome, indirizzi email ed altre cose di fantasia), non solo non sono rilavanti o ridondanti, ma spesso sono anche incoerenti rispetto alla circostanza del momento, perché non sono solidamente riferite al nominativo, ma bensì ad una condizione solo temporanea, che generalmente varia nel tempo. Voi le inserireste nella vostra lista contatti? 😉
AnyTone D878UV
Ormai sono tanti i terminali che supportano la visualizzazione del Talker Alias, quindi vale la pena di uniformarsi tutti per il corretto utilizzo di questa funzione, armonizzando la rete DMR il più possibile, anche per rispetto di chi ci ascolta e visualizza le informazioni sul display della radio.
Hytera
La gestione BrandMeister del Talker Alias
La rete BrandMeister ha due modalità di gestione dell’informazione contenuta nel Talker Alias:
Pass-Thru
Sconsigliata
Quando laradiotrasmette il Talker Alias, lo stesso transita fino al master server di BM, che successivamente lo invia a tutti i ripetitori Hytera e ai sistemi MMDVM, ma non ai ripetitori Motorola, eliminandolo dai pacchetti dati, garantendo così l’assenza di problemi dovuti alla loro incompatibilità con il protocollo (interruzioni sull’audio di chi riceve). Questa modalità non è però mai consigliabile, perché si corre il rischio di trovarsi localmente a transitare inconsapevolmente su un ripetitore Motorola, creando problemi a chi ci ascolta. Il Talker Alias generato dalla radio ha la priorità su quello generato lato server, quindi transitando da dispositivi compatibili, la rete BrandMeister lo veicolerà in maniera trasparente solo verso i ripetitori che lo possono accettare.
Generazione lato server BM del Talker Alias
Preferibile
Quando la radio non trasmette il Talker Alias lo stesso verrà generato automaticamente a livello di rete, o dal master server di BrandMeister, o da una delle applicazioni, tipo SAP, AutoPatch, D-STAR o Gateway YSF. Questa modalità è quella da preferire sempre, in quando i dispositivi non compatibili non riceveranno mai dalla rete il Talker Alias, e anche trovandosi a transitare da un ripetitore Motorola, non trasmettendolo dalla radio, non ci saranno problemi, contrariamente a quando la radio lo trasmette.
Come viene generato il Talker Alias dal Master Server?
Per generare questa stringa di testo il server utilizza due informazioni in suo possesso:
Nominativo – ricavato dal database degli ID DMR registrati
Nome – testo contenuto nel campo APRS Text, modificabile nella propria area SelfCare del portale di BM.
Inserire all’interno di questa casella solo una singola parola, ovvero il proprio nome.
Modifica del Talker Alias nel portale di RadioID.net
Potete modificare il dato anche attraverso il portale di radioID.net, effettuando il login e poi selezionando il numero ID DMR a voi assegnato. Nel campo Remarks, inserire solo una singola parola, ovvero il proprio nome.
Modifica del Talker Alias nel proprio server DVSwitch
Nel caso usiate un sistema DVSwitch, nel file di configurazione DVSwitch.ini, si raccomanda di commentare la linea TalkerAlias = …….. , in questo modo non verrà forzato un TalkerAlias diverso dal vostro, già impostato in SelfCare;
Conclusioni
Si raccomanda fortemente di mettere nel campo APRS Text solamente il proprio nome, o solo il primo dei propri nomi, con il primo carattere maiuscolo e il resto minuscolo, quindi una sola parola.In questo modo tutti i Talker Alias in rete saranno armonizzati, con tutti i grandi vantaggi spiegati.