Le connessioni verso i reflector XLX e YSF, oltre alle room Wires-X, sono gestite nativamente sul master server BM2222 sui TalkGroup a 5 cifre 222xx; per le room Wires-X vengono gestite anche sui TG 6 e 7 cifre, come già riportato in precedenti articoli pubblicati in questo sito.
La richiesta di interconnessione con un sistema esterno (qualsiasi esso sia), è subordinata all’accettazione del Team di gestione del master server e prevede la comunicazione via mail all’indirizzo bm2222@dmrbrescia.it delle seguenti (e complete) informazioni tecniche:
IP pubblico (statico, preferibile) o DDNS ove il server reflector/room è attivo;
Porta UDP per i reflector YSF (come da registro mondiale YSF);
Numero del TG di BM a cui collegare la connessione;
Numero della room (ID a 5 cifre per i reflector YSF/room Wires-X), o nome XLX (nella forma XLXnnn);
Per i reflector YSF multi flusso (es. pYSF3), è necessario indicare anche il DGID da abbinare al TG;
Per i reflector XLX, è necessario indicare il modulo ove collegare il TG (A = 4001, B = 4002…);
Indicare l’URL della dashboard pubblica ove è possibile visualizzare le connessioni e i passaggi/QSO; questo è importante anche per capire se la connessione con la rete BM è operativa correttamente (operazioni di debug);
Nominativo/telefono del responsabile del sistema collegato a BM, che verrà inserito in un gruppo Telegram appositamente creato per ricevere gli avvisi operativi in automatico dal Bot;
Conferma di aver eseguito tutti i previsti settaggi (network/NAT) sul proprio router, richiesti dal software che si intende gestire;
È implicito che per la richiesta di connessione del proprio sistema al master server di BM sia prevista una sufficiente conoscenza sia del sistema operativo (Linux o Windows che sia), e anche della parte di networking necessaria a far dialogare correttamente i software; oltre che comprendere e conoscere il protocollo digitale in uso e i relativi software installati per la realizzazione della soluzione. Inoltre il responsabile del reflector XLX, YSF o room Wires-X deve assicurare un controllo costante all’infrastruttura partecipante (ad esempio, il controllo sullo stato della connessione con BM ed avvertire prontamente i responsabili in caso di mal funzionamento), verificare il buon funzionamento della parte di transcodifica (se presente), ed evitare in qualsiasi modo problemi al master server BM. Dovrà inoltre monitorare quanto attivato, affinché il flusso digitale scambiato con BM non venga dirottato verso altri network.
È consigliato sempre l’utilizzo di quanto già è in essere, come sistemi connessi al master server, evitando inutili dispersioni e frammentazioni del network.
In accordo con il Team BM WW, se verranno riscontrati dei problemi funzionali o di mancato controllo delle connessioni richieste ed attivate, queste saranno disconnesse e rese non più operative. L’intero network intorno a BM deve essere sempre funzionale e facilmente accessibile dai colleghi che desiderano fare QSO.
Ora di fatto sul nostro Master Server il concetto di Cluster, inteso come funzionalità BrandMeister con TG interno (88) ed esterno, non esiste più.
Oggi è molto più semplice “capire” il traffico rispetto a prima, in quanto il TG-88, antico e controverso cavallo di battaglia, non esiste più a confondere le idee. Questa è la tendenza evolutiva in tutta la rete BM mondiale, in cui l’uso del Cluster non è più incoraggiato come un tempo, ma anzi deprecato.
Il TalkGroup è la forma più semplice e univocamente inconfondibile di aggregare il traffico.
Durante l’ultimo mese, attraverso la stretta e continua collaborazione con i sysop di BM2222, i sysop dei vari sistemi hanno migrato i propri Cluster verso:
TG aggregativi a 5 cifre.
TG a 6 cifre corrispondenti a ID DMR di ripetitori in loro possesso.
TG a 7 cifre corrispondenti a propri ID DMR personali.
Oltre ai TG aggregativi già documentati nel Wiki BM Italy, potete rimanere aggiornati sull’uso dei TG in tempo reale, consultando la sia la Dashboard che gli utilissimi Telegram BOT, che visualizzano anche le etichette di parecchi TG non facenti parte del database mondiale di BrandMeister.
Inoltre, potete utilizzare i comandi della Dashboard di controllo dei LastHeard, che trovate elencati a destra di questo articolo.
L’obiettivo comune da raggiungere, dopo aver ampiamente sperimentato negli anni scorsi molteplici soluzioni, è quello di concentrare il traffico su un numero limitato di TG, evitando la dispersione.
Chi invece desidera effettuare delle attività sperimentali o temporanee, nel pieno spirito di libertà di BrandMeister, potrà in autonomia utilizzare come TalkGroupo il proprio ID DMR, oppure l’ID di uno dei propri ripetitori, come ampiamente divulgato nei nostri articoli.
Per ulteriori informazioni, scrivete al Team BM2222, alla mail: bm2222@dmrbrescia.it
I 10 TalkGroup dei TAC italiani sono stati utilizzati nel passato (e fino a ieri) per lunghi QSO da parte degli OM. Si è potuto constatare che l’uso dei TAC non ha seguito le indicazioni previste, in quanto venivano utilizzati per altri scopi e non per quelli per cui erano stati creati.
La dismissione dei TG TAC è stata a lungo ventilata, in quanto questi TG hanno nel tempo perso la loro originaria funzione di TG estemporanei di chiamata. Sono quindi diventati obsoleti e sostituiti dall’ingresso di nuovi tecnicismi aggregativi, più evoluti ed efficienti.
Nell’obiettivo della profonda riorganizzazione generale in atto, per semplificare e rendere più funzionale l’uso del sistema DMR di BM2222, il giorno 12 settembre 2024è stata rimossa l’assegnazione dei 10 TAC dal database mondiale di BrandMeister; da questo momemto, questi TG si considerano dismessi come TAC. Anche il canale Telegram BOT TUTTI TAC ITALIA LHè stato disattivato in stessa data.
Cancellazione dei TG TAC dai codeplug delle vostre radio
NOTA BENE: Consigliamo a TUTTI i Radioamatori di CANCELLARE i dieci TG TAC dai propri contatti presenti nei Codeplug delle proprie radio DMR; questo per non avere delle false indicazioni sul display della radio, in quanto i TG TAC italiani non esistono più!
Assegnazione degli ID DMR (ex TAC) ai ripetitori
Si fa presente che gli ID DMR che vanno da 222001 a 222010 sono stati assegnati da radioid.net (database mondiale degli ID DMR) a 10 ripetitori italiani, quindi in ogni caso e indipendentemente dalla nostra volontà, non sono più utilizzabili come TAC.Per tale motivo, salvo contatti diversamente presi con i sysop di tali sistemi, se ne sconsiglia assolutamente l’utilizzo libero come TG.
Oppure gestire il proprio QSO assieme agli amici nella consueta modalità: la sperimentazione e l’uso di gestioni locali (aree/zone di operatività, associazioni e gruppi) è comunque sempre garantita usando come TG l’ID DMR personale o del proprio ripetitore, prassi consolidata a livello mondiale.
NOTA TECNICA: l’uso del proprio ID DMR (sette cifre) o di quello di un ripetitore (sei cifre) quale Talkgroup, NON condiziona in alcun modo la normale operatività alla quale siamo abituati, e potrà essere gestito in statico, dinamico, etc. . È solo un ID DMR identificativo, che marca l’utilizzo di un flusso.
I TalkGroup 5 cifre 224xx sono stati utilizzati nel passato per interconnessioni e sperimentazioni nonché da gruppi di OM per usi locali o associativi. Sono state create anche connessioni (bridge) in uscita dal nostro master italiano BM2222 per collegamenti a reflector XLX e YSF oltre che room Wires-X.
Nell’obiettivo della riorganizzazione generale in atto per semplificare e rendere più funzionale e fruibile l’uso del sistema DMR, i TG 224xx non saranno più gestiti da BM entro il 31 dicembre 2024.
Cosa significa? In pratica non saranno più configurate in uscita connessioni verso sistemi XLX, YSF, Wires-X e altro verso talkgroup con iniziale 224 e le attuali configurazioni verranno dismesse. Inoltre nessuna etichettatura nel database o presenza nelle liste ufficiali dei TG potrà essere richiesta.
Nessun blocco al momento verrà operato verso tali numerazioni 224.
Entro la fine dell’anno avremo questo scenario operativo composto da tre aree:
Talkgroup Strutturali: ovvero il corpo (dorsale) della nostra rete che comprende il TG 222 nazionale ed i regionali 222xx (TG a 5 cifre);
Talkgroup Aggregativi: tutti i flussi che offrono traffico giornaliero con grande possibilità di fare QSO, (TG a 5 cifre sempre 222xx, vedi il Wiki italiano per la lista aggiornata);
Talkgroup Sperimentali: sono gestiti in autonomia dagli utilizzatori attraverso il proprio ID DMR o quello del ripetitore di proprietà, per usi locali, associativi, sporadici, per prove, supporto ad eventi, etc. Non compariranno nelle liste ufficiali di BM. Le connessioni verso BM (bridge) saranno operate dall’assegnatario (responsabile) dell’ID DMR con il software da lui preferito verso il proprio XLX o YSF, assicurando massima funzionalità e controllo per evitare qualsiasi forma di disturbo al network tutto. L’elenco di questo gruppo di TG verrà dismesso dalla pagina wiki di BM Italy, entro la fine di settembre 2024.
Non occorrerà fare richiesta a BM per un TG, ma sarà sufficiente inviare solo una comunicazione via mail indicando l’ID impiegato come TG e la funzionalità operativa destinata e a cosa sarà connesso. Diversamente, per i TG a 5 cifre 222xx, la connessione verso reflector XLX, YSF e room Wires-X avverrà in uscita da BM (quindi configurata dal Team BM Italia sul master server BM2222), e sarà monitorata con opportuni sistemi per assicurarne la continuità operativa.
La sperimentazione e l’uso di gestioni locali (aree/zone di operatività) è comunque sempre garantita usando come TG l’ID DMR personale o del proprio ripetitore, prassi consolidata a livello mondiale. A questo ID DMR potrà essere richiesta la connessione di una room Wires-X a BM essendo l’unica modalità non gestibile in autonomia, ovvero con propri collegamenti e software come invece è possibile fare verso reflector XLX o YSF.
Nota tecnica: l’uso del proprio ID DMR o di quello di un ripetitore quale Talkgroup NON inficia in alcun modo nella normale operatività alla quale siamo abituati, e potrà essere gestito in statico, dinamico, etc. E’ solo un identificativo che marca l’utilizzo di un flusso.
Per tutti i sistemi e flussi (anche per quelli gestiti in autonomia) transitanti sul master BM2222 rimangono vigenti le regole in uso per l’intero network BM.
Nota: E’ in valutazione anche la dismissione dei TG TAC, che hanno nel tempo perso la loro originaria funzione di TG operativi di chiamata e funzionalità brevi, sostituiti dall’ingresso di nuovi tecnicismi aggregativi e sperimentali. Inoltre tali TG a 6 cifre coabitano con assegnazioni di ID di ripetitori, inficiandone la funzionalità. Questa informazione sarà oggetto di prossimo articolo.
AGGIORNAMENTO (12/09/24): L’elenco dei TG TAC, è stato dismesso dalla pagina wiki di BM2222 Italy e dal database mondiale di BrandMeister, il giorno 12 settembre 2024.
La collaborazione che si è creata tra BrandMeister e radioid.net è sempre più stretta, e grazie a questo incrocio automatico di dati sono stati introdotti dei comodissimi automatismi gestionali; un esempio è l’autenticazione automatica della maggioranza dei nuovi utenti che si registrano, e anche l’attribuzione automatica dei diritti di Sysop sui ripetitori correttamente registrati sotto il proprio nominativo.
I sistemi vengono continuamente sincronizzati per far si che le informazioni degli utenti su BrandMeister rimangano sempre allineate con la gestione vera e propria degli ID da parte di radioid.net.
Le policy di BrandMeister WW stabiliscono che tutti gli ID utilizzati per connettersi a BM debbano essere registrati su radioid.net, e che il nominativo configurato nel sistema client (Ripetitore, Hotspot o altro) sia esattamente quello registrato, pena il rifiuto della connessione al master server.
Di questa regola (che oramai è stata definita da almeno due anni da BM WW), ne avevamo scritto anche nel nostro precedente articolo, che trovate sempre in questo sito.
Già da parecchie versioni del software di gestiore utilizzato nei servers di BrandMeister, per default vieneforzato il controllo stretto della corrispondenza del NOMINATIVO e l’ ID dei ripetitori. Ad ogni aggiornamento, dobbiamo operare a mano delle modifiche nelle configurazioni per permettere ai ripetitori con ID provvisorio 223xxx per poterli far funzionare ancora, in quanto tutte le relative connessioni dei dispositivi cadono dopo l’aggiornamento del software.
Questa situazione è in essere da settembre 2023, ormai è giunto il tempo di adeguarsi a questa direttiva (già adottata a livello mondiale da BrandMeister da più di due anni); quindi adoperatevi per richiedere le autorizzazioni dei vostri ripetitori e registrateli su radioid.net.
Gli sviluppatori del sistema di BM WW stanno facendo sempre più pressione perché tutti i sistemi connessi si adeguino ai nuovi standard, quindi prendete atto che la funzionalità dei sistemi con ID 223xxx attualmente non è più garantita, in nessun modo. Se non interverrete subito nel modo adeguato, i vostri sistemi resteranno sconnessi dalla rete DMR di BM.
Esortiamo gli utilizzatori, come rimedio temporaneo, di utilizzare nei vostri sistemi il vostro nominativo con il vostro ID DMR; oppure impostarlo così in via definitiva, solo se il ripetitore è installato a casa vostra.
E’ operativa una pagina, raggiungibile dal seguente indirizzo, che offre la possibilità di conoscere se uno specifico TG è presente come “TG statico” su un determinato sistema connesso a BM:
La procedura fa uso delle API di BM ed interroga il database per conoscere se un TG specifico è presente nella configurazione di un sistema collegato al master server. Le interrogazioni sono gestibili per il nostro master server, sugli MCC 222, 223, 224; quindi, ad esempio, è possibile provare ad inserire il numero 22222 (la ricerca opera sui TG fino a 7 cifre) nel box in alto a sinistra, e premere il pulsante Invia.
Il risultato (alla data di stesura del presente testo) sarà il seguente (parziale estratto):
Potete vedere, in dettaglio, le informazioni generate sulla dashboard in base alla ricerca effettuata:
progressivo dei sistemi che hanno il TG in statico;
classe dell’ID DMR del sistema connesso al master server, ovvero se ripetitore (6 cifre), utente (7 cifre) o hotspot/applicazione (più di 7 cifre);
ID DMR con link al database di radioid.net, per visualizzare i dettagli dell’ID;
Callsign (nominativo) usato dal ripetitore/hotspot, con link all’archivio di BM;
Slot sul quale è in statico il TG (1, 2, sistema con singola frequenza – DMO).
Poiché le API (procedura software) attingono direttamente al database di BM possono essere visualizzati anche i ripetitori e gli hotspot non al momento connessi, ma che in passato (in attesa della naturale cancellazione dagli archivi log di BM) hanno gestito tale configurazione/TG.
Per conferma, se l’impianto è acceso e connesso, fate click sul relativo nominativo presente nella dashboard (colonna Callsign):
Gli ID DMR presenti nella pagina TG Query hanno dei colori diversi perché indicano classi di ID DMR differenti: blu assegnati ai ripetitori, grigio per gli “user” e verde per i sistemi quali hotspot e procedure software/bridge.
Nel pulsante verde, il suffisso in uso è staccato e preceduto da una barra /. È infatti buona prassi assegnare in autonomia a questi dispositivi il proprio ID DMR (user) più le due cifre progressive che identificano i singoli hotspot e applicazioni (SSID).
La colonna Slot visualizza invece dove è configurato il TG in statico. Indicazione utile su di un ripetitore, per poter fare l’ascolto sullo specifico slot.
Questa procedura web chiamata TG Query può essere utile in situazioni di “migrazione”, ovvero quando un gruppo di radioamatori abituati a trovarsi su di un talkgroup passano ad un altro. In questo caso sarà possibile visualizzare chi non ha aggiornato il TG al proprio sistema sul TG dov’era precedentemente in ascolto.
Ma può essere utile anche quando facciamo una chiamata in radio e desideriamo visualizzare se tale TG è anche attivo come TG statico su un ripetitore. In questo caso il manutentore dei sistemi in specifiche zone può adoperarsi per dare continuità, verificando quali impianti hanno recepito la configurazione.
La gestione di sistemi “cluster” DMR (aggregazione di ripetitori e hotspot sotto un unico flusso distintivo), risale ad alcuni anni fa quando ancora il network DMR (e non solo) non aveva raggiunto così importanti traguardi nel software e nelle interconnessioni.
In generale il cluster doveva limitare una zona operativa di collegamento, ma presenta delle difficoltà di utilizzo non potendo impiegare esternamente il TG88 che conduce al relativo TG cluster a 6 cifre. Comporta anche il non sapere l’utilizzo effettivo di quale cluster stiamo impegnando su di un ponte ripetitore usando il TG88, oltre ad avere un “conflitto” di attribuzione tra l’ID DMR del cluster (ad esempio il Cluster Brescia 222030) e i ponti ripetitori (222030 è assegnato sul database WW ad un ripetitore DMR in provincia di Frosinone).
L’obiettivo è quello di risolvere queste problematiche tecniche operative in maniera definitiva e rendere più facile l’uso ed il riconoscimento dei flussi (TG).
Infatti, il “vecchio” Cluster Brescia TG-222030, visto il grosso utilizzo del sistema e del traffico portato giornalmente, è stato dismesso per primo al fine di sperimentare la migrazione verso il suo TG esterno 222030.
Dopo alcuni mesi si è passati al TG-22222 (il TG 22221 identifica la regione Lombardia, in progressione è stata attribuita una numerazione del blocco – ID DMR disponibili in quella sezione- libero).
Stessa operazione è avvenuta con il Cluster D2ALP in un unica soluzione, lasciando il TG-222055 per il nuovo TG-22215 (2221x opera sulla sezione di ID DMR disponibili – Liguria).
Quindi da ora non c’è più nessun dubbio su quale flusso stiamo operando, il TG88 che richiama il cluster non serve più; è solo necessario inserire nel codeplug (riferendoci al cluster Brescia) il nuovo Brescia Network TG-22222 ed attivarlo come statico sui ripetitori che vogliamo entrino a far parte del circuito aggregante. Questo sistema verrà utilizzato per tutti.
NOTA BENE: Dal 12 settembre 2024, l’uso del TG 88 è stato disattivato su tutta la rete BM2222, e diversi Cluster (ancora attivi) sono stati migrati su dei TalkGroup statici; quindi a partire da quella data dovrete cercare i Cluster ancora attivi, attraverso l’apposita dashboard di BrandMeister.
Dove si riscontrerà del traffico rilevante da tempo e una presenza costante di QSO, verrà proposta l’assegnazione di un TG a 5 cifre con l’iniziale 222 MCC italiano (vedi l’esempio sopra di Brescia Network e di D2ALP), e la relativa etichettatura nel database/wiki.
Diversamente potrà sempre essere usato, per i fini sperimentali o zonali, l’ID DMR di uno dei ripetitori in accordo con il sysop e gestore del sistema locale. Il cluster, come concepito inizialmente (6 cifre), verrà quindi eliminato definitivamente dal circuito.
Questi nuovi TG che prendono il posto dei vecchi cluster si definiscono “TG Aggregatori“ a differenza del TG 222 e dei 20 TG regionali che si inquadrano operativamente come “TG Strutturali“.
L’obiettivo è quello di arrivare ad usare i soli TG a 5 cifre, salvo l’uso per attività sperimentali o provvisorie e comunque non in presenza di traffico importante , dove l’uso del proprio ID DMR/del proprio ripetitore è la prassi da adottare.
E’ un ulteriore passo verso una grande semplificazione operativa per l’utilizzatore del network. Sono previsti ulteriori tecnicismi, che verranno dettagliati in futuri articoli per aiutare sempre tutti i colleghi.
Per ulteriori informazioni, scrivete al Team BM2222, alla mail: bm2222@dmrbrescia.it
Da oggi i ripetitori di Brescia Network usano come modalità di accesso il TG-22222, configurato in modalità statica, generalmente sul Time-Slot-2 tranne alcuni casi; sostituendo il vecchio TG-222030, che rimarrà in statico ancora per qualche mese, al fine di dare il tempo a tutti di aggiornare i propri Codeplugs.
Questo cambiamento (che ovviamente siamo consapevoli possa creare qualche disagio), è stato deciso per seguire la nuova politica intrapresa dalla comunità BM per la razionalizzazione del traffico e dei Talk-Groups.
Questa nuova politica comporta, tra i numerosi aspetti, anche la progressiva eliminazione dei TG a sei cifre, perché potrebbero potenzialmente essere utilizzati da chi desidera usare l’ID del proprio ripetitore come TG, creando chiaramente un conflitto sulla rete.
Il Team BM2222 sta procedendo con un continuo monitoraggio sull’utilizzo dei dispositivi connessi al master server BM2222.
Alcuni OM non configurano correttamente i propri dispositivi, generando una continua richiesta di connessione al master.
Il controllo e la soluzione del problema è semplice; sarà sufficiente controllare quale dispositivo utilizzi l’ID che trovate descritto nella seguente dashboard e aggiornare i vostri dati di accesso come riportato.
Ad esempio:
Localizzato il dispositivo che utilizza l’ID 222448388 si effettuerà un controllo e si aggiornerà il dato (in questo caso) della Hotspot Security Password che viene utilizzato per connettere il dispositivo alla rete DMR di BM, compatibilmente con quanto inserito nel proprio pannello Selfcare. NOTA: Una volta salvato i dati e riavviato il servizio del dispositivo (es. pi-star), dopo alcuni minuti la segnalazione d’errore nella dashboard scomparirà, se le informazioni saranno state inserite correttamente.
Coloro che usano applicazioni quali DVSwitch o DVLink non proprie per un uso locale, avranno sicuramente contattato un collega OM amministratore di un server DVLink (che è un server simile al DVSwitch, ma permette la registrazione multi utente), per ottenere un accesso al suo sistema. A questo collega saranno state date le proprie credenziali personali di accesso a BM e concordato con lui l’ID DMR a 9 cifre (7 + i 2 numeri del SSID) da utilizzare per la connessione.
Spesso il problema risiede proprio qui! Se voi avete cambiato successivamente la vostra Hotspot Security Password di BM dall’area Selfcare del portale e non avete comunicato la variazione al collega che amministra il server DVLink, dal suo server verrà continuamente inviata una richiesta di connessione con le vostre credenziali errate!!
Come controllare se il proprio Nominativo compare tra le segnalazioni d’errore nel master BM 2222?
Utilizzando il seguente link della dashboard, che identifica le connessioni fallite delle connessioni al server, dovute principalmente alla errata configurazione del dispositivo dell’utente (con password errata e/o mancante), potrete controllare la presenza del vostro nominativo:
Ogni OM che desidera connettersi ad un sistema DVS Server non proprio (ovvero non da lui gestito, in multi-utenza) deve limitarsi alla scelta di un unico sistema. Le registrazioni multiple su più DVS Server devono essere evitate! Sono inutili e possono generare dei problemi. Nel caso si desideri avere un sistema di backup (da tenere attivo anche in un server personale, quindi in propria gestione e ad uso esclusivo), è permesso l’utilizzo ma con tutti i controlli di corretto funzionamento del caso.
Desideriamo inserire alcune ulteriori considerazioni. Dal lato del manutentore di un DVLink Server, prima di aggiungere le credenziali di un collega OM, questi si deve assicurare che lo stesso non sia già presente su altri sistemi DVS Server che poi si rivolgono al master BM2222 pena il possibile blocco dell’indirizzo IP dal quale provengono le richieste di connessione (il DVLink Server).
Alcuni consigli:
quello di azzerare eventuali precedenti accessi dell’OM e iniziare una nuova configurazione se richiesta;
di creare anche un gruppo Telegram ad hoc, nel quale inserire i colleghi che usano il proprio sistema DVS Server, ed adoperare lo stesso gruppo per monitorare e gestire le connessioni dal proprio IP (anche quando l’utilizzatore finale non usa più l’applicazione e lascia l’accesso pendente con connessioni fallite verso il master).
chi amministra un proprio server ne è responsabile, sia verso gli utenti che verso il sistema a cui si è connesso.
L’OM utilizzatore finale (se proprio non può o non riesce ad installare un proprio sistema DVSwitch server) deve ricordarsi che deve rivolgersi ad un unico referente, lo stesso al quale chiedere direttamente in caso di problemi con la sua connessione. Questo metodo serve anche per evitare di inviare in giro le proprie credenziali di accesso a BM a più persone, (credenziali che, ricordiamo, devono essere conservate in maniera riservata), ma anche per evitare il rischio di blocco dell’accesso del proprio sistema (DVSwitch / DVLink) o dell’ ID DMR; questo perché qualche sysop non ha cancellato bene le credenziali dell’OM che aveva inserito su un sistema che lo ospitava in precedenza.
Il Team BM2222 sta procedendo con un continuo monitoraggio sull’effettivo utilizzo dei vari TG assegnati nel tempo.
Questo per dare agli utilizzatori del sistema un preciso riscontro sulla presenza di QSO e attività, e non un mero segnaposto dove si arriva a chiamare senza purtroppo avere delle risposte. Il riferimento per i Talkgroup in uso rimane la pagina WIKI di BM.
Per tale motivo al momento sono sospese nuove assegnazioni / etichettature di TG, ma verranno eseguiti solo eventuali riconoscimenti / spostamenti ai TG effettivamente trafficati da molto tempo in maniera costante.
L’obiettivo desiderato da raggiungere è una modalità aggregativa ed organizzata, chiara e funzionale.
Ricordiamo che per qualsiasi attività di sperimentazione e di QSO circoscritto,è possibile utilizzare quale TG l’ID DMR del proprio ponte ripetitore (6 cifre) o il proprio ID DMR a 7 cifre, come abbiamo già descritto in questo articolo del 31 ottobre 2023.
Chiediamo di non creare bridge o connessioni verso sistemi server / reflector se non dopo aver ricevuto conferma dal Team di BM2222 via mail (bm2222@dmrbrescia.it), e a non utilizzare in maniera casuale dei TG per non creare ulteriore dispersione e mancanza di organizzazione.
I Talkgroup 222xx (5 cifre) non assegnati / etichettati, non sono al momento fruibili; verranno gestiti (resi operativi e richiamabili) man mano che saranno destinati ad uno specifico flusso, etichettato ed inserito nel database e nella pagina della wiki italiana di BM.
Per quanto riguarda l’uso di applicazioni software con connessioni verso il server Master 2222 di BM (quindi che non avvengono in RF ma tramite sistemi informatici) vi invitiamo ad usare ognuno il proprio sistema e ambiente (Computer/Server) anziché soluzioni condivise. La motivazione è sia tecnica che di responsabilità perché se presente qualsiasi tipo di disturbo verrà gestita l’attività di intervento e risoluzione sull’ IP generante il problema (e/o l’ID DMR associato). È una normale prassi che viene utilizzata per qualsiasi dispositivo connesso al server Master, come potrebbe essere anche un hotspot o un reflector.
Desiderando migliorare la comprensione dell’utilizzo della rete DMR BrandMeister per tutti i radioamatori che desiderano approfondire l’argomento, in questo testo composto da “domande e risposte” abbiamo inserito alcune delle vostre domande più frequenti che ci sono pervenute.
Abbiamo desiderato renderle pubbliche, e poter fare in modo che le nostre risposte possano essere d’aiuto a tutta la comunità radioamatoriale.
Utilizzando i ripetitori connessi alla rete BM, quale Time Slot devo utilizzare per essere sicuro di farlo nel modo corretto?
La risposta a questa domanda la trovi descritta nella pagina wiki di BM Italia, dove troverai tutte le informazioni. Vi raccomandiamo di seguire le seguenti importanti note operative generali (che qui vi traduciamo brevemente, per vostra comodità):
Prima di iniziare i QSO su qualsiasi TalkGroup (nazionale, internazionale, regionale, ecc.), controlla sempre innanzitutto la configurazione dei TalkGroup statici presenti sul ripetitore che intendi utilizzare (tramite dal Dashboard di BM);
Se il tuo TG è già configurato come statico (colore azzurro) su uno dei due Time Slot del ripetitore, utilizza quel Time Slot SENZA iniziare ad impegnare l’altro;
Se il tuo TG non è configurato come statico su nessuno dei Time Slot, chiediti dove il tuo QSO avrà il minor impatto sul traffico esistente e in base a questa considerazione scegli lo slot migliore;
Se vedi che uno dei due Time Slot è completamente libero da TalkGroup statici, scegli quello, perché significa che evidentemente il Sysop desidera ospitarti su quello Slot, dedicato in ogni momento al traffico libero su qualsiasi Talk Group.
Vorrei l’assegnazione di un mio TG DMR (TalkGroup); che cosa devo fare?
I TG non sono di proprietà personale, tutti ne possono usufruire e non possono essere “riservati”. Il TG è una convenzione, un modo di utilizzo per facilitare l’uso del sistema DMR e delle relative interconnessioni, se presenti. Quindi, non è possibile ottenere un “tuo TG” personale.
Ma se desidero accordarmi con i miei amici radioamatori su dove ritrovarci sulla rete DMR di BM, per poi parlare di argomenti specifici?
Se quanto trovi già disponibile non ti è sufficiente, ed è un peccato perché dobbiamo favorire l’aggregazione e fare traffico affinché si possa coinvolgere nuovi amici e favorire la diffusione delle informazioni; è preferibile utilizzare i TG esistenti “etichettati”, piuttosto di attivarne altri “temporanei”, per breve tempo. Comunque, a titolo di sperimentazione personale e di gruppo, e possibile attivare un TG “temporaneo” seguendo le indicazioni fornite dal Team WW di BM.
Ci sono diverse possibilità; puoi far inserire nei codeplug dei tuoi amici e corrispondenti (come chiamata di gruppo) uno dei seguenti ID DMR ed usarlo come TG:
l’ID DMR di un tuo ripetitore DMR locale (ID a 6 cifre), registrato nella rete DMR di BM.
I TG “ID personali / ripetitore” non devono essere pensati o creati come dei TG disgregativi, anche se BM è una rete libera e permette di poterlo fare. Questi TG hanno lo scopo principale di incentivare la piccola sperimentazione e la coesione delle persone / del gruppo degli sperimentatori, con lo scopo di alleggerire il traffico dai principali TG attivi su molti ripetitori, e anche per parlar di argomentazioni meno tecniche e più generalizzate.
BM incentiva di più l’uso e la presenza nei TG “etichettati” elencati nel wiki, ovvero nei TG aggregativi già esistenti, dove sia facile ritrovarsi per fare QSO.
Allora è possibile che dall’uso del mio ID DMR come TG “temporaneo”, successivamente sia possibile arrivare ad un “TG etichettato”?
Certamente SI. L’utilizzo continuo di quel TG e l’impegno che viene dimostrato nell’essere presenti e portare avanti argomenti di comune interesse nell’ambito radioamatoriale, “viene premiato” con una maggiore descrizione e visibilità. Lo scopo principale di BM è quello di incentivare chi fa traffico e connette dei sistemi per il bene e l’uso comune; lascia anche libertà e autogestione a chi invece desidera creare dei gruppi che fanno poco traffico. Il ‘premio’ che verrà dato dal Team BM2222 sarà quello di trasformare quel TG “temporaneo” in un TG “etichettato”; chi raggiungerà soglie di traffico importanti, come alcuni gruppi hanno già fatto, potrà ottenere un TG “etichettato” tipo 222xx.
Ed un “TG etichettato” può essere rimosso dal database?
La risposta è SI. Non ha senso avere all’interno di un libro un indice che ci porti a delle pagine vuote. Se il talk group non viene utilizzato per lungo tempo (o nel frattempo si sta utilizzando un altro TG per gli scopi originari), quel TG viene “liberato” dall’etichettatura della rete DMR, e verrà eliminato anche dalla pagina wiki.
Perché nel servizio Hoseline o sulla dashboard di BM alcuni TG hanno un nome e/o descrizione, mentre altri TG sono anonimi?
Perché, dal momento della loro creazione e al successivo utilizzo, i TG che raggiungono un ottimale volume di traffico (e diventano punto di riferimento per molti radioamatori) vengono “etichettati” per meglio essere identificati e vengono inseriti nella pagina Wiki di BM IT. I TG che non raggiungono un sufficiente volume di traffico rimangono senza una descrizione, e sono da considerarsi come TG “provvisori”. I TG italiani “etichettati” possono essere visualizzati anche attraverso la pagina TalkGroup di BM, impostando il valore 222 nel campo di ricerca.
E se chiedo di avere un “TG per le emergenze”?
Tutti i TG possono essere utilizzati “per le emergenze”. Anzi, è meglio utilizzare allo scopo un TG “trafficato” perché avrò la sicurezza di poter essere ascoltato da qualcuno in caso di necessità. NOTA: Nella chiamata sarà sufficiente dichiarare, come da normali prassi in radio, che si tratta di una comunicazione di emergenza.
Si sente parlare di “DMR puro”, TG multi protocollo; ma cosa sono?
Sono vecchie espressioni del passato, quando ancora il software discriminava tra una comunicazione gestibile in solo protocollo DMR e altre con più protocolli (C4FM, D-Star, etc.). Oggi non è più possibile fare un’affermazione simile, in quanto tutto è (e non è…) multi protocollo; dipende solo da cosa desideriamo collegare ad un flusso dati.
Oggi si entra in QSO dal cellulare e dal PC con applicazioni specifiche, è possibile far dialogare apparati DMR con radio C4FM; si utilizza una transcodifica per comunicare con il mondo D-Star, etc. Il software non pone limitazioni in questo senso, perché l’obiettivo è di parlare con tutti con tutto; la nostra rete DMR non è una rete civile ma resta una rete radioamatoriale sperimentale. Se non ti piace la modulazione di un collega che entra con un sistema radio diverso dal tuo non lo allontanare, ma invece aiutalo a migliorare.
Operare oggi su questi TG è difficile e può generarsi confusione?
La confusione avviene se non si rispettano delle semplici regole che i gestori dei sistemi hanno indicato nel tempo, per esperienza e conoscenza tecnica. E’ come guidare un’automobile su di una strada pubblica; se rispettiamo il codice della strada, le norme pratiche e di buon senso, ne avremo tutti solo dei vantaggi. Viceversa, se voglio fare come mi pare, è meglio se mi isolo nei miei flussi e QSO; e nessuno avrà da ridire.
Quindi posso utilizzare l’infrastruttura di BM e i suoi relativi TG registrati per collegare altri sistemi e altri network?
La risposta è NO, in maniera tassativa. Se ti piace l’infrastruttura della rete di BrandMeister e ti fa comodo così com’è, allora continua ad utilizzarla. Se vuoi utilizzare invece i tuoi sistemi, i tuoi server e le tue modalità operative, nessuno te lo vieta; ma non ci saranno punti in comunione con la rete DMR di BM. Fino a quando collego alla rete BM un dispositivo per un uso personale o ristretto al mio ambito, non ci saranno limitazioni in assenza di disturbi. Diversamente, se voglio ricreare infrastrutture di rete e/o replicare quello che già il Master BM mette a disposizione (salvo accordi particolari e motivati), questo non mi sarà permesso.
I ripetitori DMR hanno due Time Slot; sono obbligato, sulla rete BrandMeister, a seguire delle impostazioni dei TG per la configurazione del mio ripetitore?
La risposta è NO. Ogni responsabile di un ripetitore (sysop) può gestire in proprio la sua configurazione. Generalmente viene sempre fatta molta attenzione all’area geografica di utilizzo e alle prassi comuni della zona in cui viene utilizzato. Chi attiva un ripetitore lo fa affinché tutti gli utilizzatori ne possano trarre beneficio; questo anche nella facilità d’uso per una massima fruibilità del sistema.
Per un’armonizzazione nazionale dei TG, sul Time Slot 2 generalmente si configura in statico (sempre attivo) il TG della Regione quale “punto di ritrovo e chiamata”, oppure un TG locale di aggregazione preferito. Il Time Slot 1 viene molto spesso lasciato libero per il traffico di rete in genere, per dare ampia ospitalità ai colleghi senza imposizioni. Ma non vi sono obblighi precisi, solo responsabilità nel gestire un sistema semplice, piacevole e funzionale per tutti.
Scriviamo questo articolo per rendere più semplice la comprensione dell’utilizzo dei sistemi connessi in modalità YSF-Direct/C4FM e DMR sul Master BM2222 e delle loro varie possibilità di utilizzo.
Facciamo un esempio di classica necessità: “Assieme ad un gruppo di amici si effettua QSO in C4FM; come si può fare QSO anche con gli altri amici che usano il DMR ?“
Lo si può realizzare utilizzando il protocollo YSF Direct che offre la possibilità di collegarsi al Master BM anche in questa modalità, utilizzando la distribuzione Pi-Direct (attualmente in fase sperimentale), così come vengono utilizzati gli hotspot pi-star per il protocollo DMR.
Oggi il Master BM2222 è diventato una risorsa completa, che non richiede la necessità di installare altri sistemi come reflector YSF, XLX o altro.
NOTA: La piattaforma Pi-Direct può essere utilizzata in moltissimi modi (come già avviene con il pi-star), sia come singolo hotspot MMDVM ma anche nella funzionalità di un ripetitore!
Non sarà più necessario utilizzare il vecchio servizio YSF2DMR degli hotspot pi-star (che oltre ad avere qualche problema di funzionamento, tra l’altro non permette l’uso dei TG a 6 cifre o chiamate verso ID DMR privati a 7 cifre).
Sarà tutto più semplice attraverso l’utilizzo della tabella dei DG-ID del pi-direct, che permette di configurare a proprio piacere ben 99 connessioni con TG DMR BM diversi e connessioni ad hoc verso i reflector desiderati, configurabili a vostro piacimento.
Queste e altre informazioni si potranno approfondire assieme direttamente nel canale Telegram di supporto, indicato di seguito.
Caratteristiche della distribuzione
La piattaforma iniziale richiede pochissime risorse (può funzionare anche su una Raspberry Pi 0 W) e può essere implementata successivamente con ulteriori moduli e servizi supplementari (a cura del sysop), come l’APRS, una dashboard locale, e altro ancora (richiedendo di essere installata su un dispositivo con più risorse hardware, come un Raspberry Pi 3).
Utilizzando la distribuzione Pi-Direct in modalità C4FM, si avrà la possibilità di poter connettere in modo molto semplice e veloce tantissime room C4FM e tutti i TG DMR di BrandMeister, dalla vostra radio C4FM.
Come installare la distribuzione Pi-Direct
La distribuzione funziona regolarmente su tutte le piattaforme Raspberry Pi (versione 0 W, 0 2 W, 3), con scheda MMDVM simplex e duplex.
Potete trovare i file e tutta la documentazione necessaria, all’interno del cloud. Scaricate l’immagine per il Raspberry Pi e seguite i documenti di installazione e delle successive patch di aggiornamento.
Canale chat di supporto alla distribuzione
Per chiedere ulteriori informazioni ed avere un supporto post installazione, iscrivetevi al canale Telegram del gruppo (Pi-Direct Italia), raggiungibile da questo indirizzo.
La dashboard di controllo delle connessioni
Per controllare l’avvenuta connessione in modalità YSF-Direct, potete utilizzare la dashboard che trovate a questo link.
Come rimanere aggiornati
Trovate tutte le informazioni all’interno del canale Telegram BM 2222 News, che è il punto di riferimento per rimanere aggiornati su tutte le notizie e novità della rete BrandMeister italiana.
Grazie per la vostra collaborazione e buona sperimentazione!
A seguito dei lavori di ottimizzazione dei server connessi alla rete italiana BrandMeister abbiamo scritto questo articolo per rendere più semplice la comprensione dei sistemi connessi in modalità YSF.
Precedentemente sono stati effettuati molti test e sperimentazioni sul Reflector XLX222, ma alla fine è stato deciso di non proseguire con tale applicativo a causa delle sue limitazioni intrinseche, si è quindi reso necessario sviluppare ulteriormente il collaudatissimo pYSF3 del collega Antonio IU5JAE, che ci ha permesso di arrivare ad ottimi risultati con un funzionamento più semplice e lineare, associato ad una ottima stabilità.
Ora stiamo utilizzando una nuova versione del software pYSF3 con implementazioni di specifiche funzionalità dedicate al nuovo server.
Agli utilizzatori viene ora offerto un solo punto di ingresso: il pYSF3 C4FM Multi Streams ReflectorYSF22220 gestito direttamente da BrandMeister Italia.
Avere visione di un unico punto di ingresso con il protocollo YSF/C4FM verso i TG regionali di BrandMeister è per tutti un enorme vantaggio in termini di semplicità: non è più necessario doversi districare tra mille ramificazioni “autogestite”, oggi presenti e domani no, con i più disparati nomi e numeri, soprattutto senza incorrere in un evidente deterioramento dei flussi dovuti ad inutili salti tra più sistemi.
Chiediamo quindi la vostra comprensione e collaborazione nel rispettare semplici regole per la realizzazione dei bridge, al fine di armonizzare tutto il complesso sistema con le sue numerose componenti.
Per semplificare l’utilizzo dei sistemi lato YSF vi chiediamo di iniziare a migrare i vostri HotSpot e ripetitori sul server YSF22220; l’uso è molto semplice e non richiede più alcuna configurazione dei parametri degli HotSpot Pi-Star.
Il Reflector XLX222 verrà mantenuto ancora attivo per breve tempo, durante il quale vi consigliamo di migrare sul reflector YSF22220.
Come configurare il Reflector YSF22220
Dovete solamente modificare la configurazione del vostro hotspot, per spostarlo sulla room YSF22220, la procedura è molto semplice.
Nella pagina di Configurazione, nel modulo Yaesu System Fusion Config, cercate e selezionate il reflector YSF22220 nel menu a tendina Room YSF di Partenza, e applicate la modifica. Tutto qui. Se non trovate la room indicata nella lista, effettuate l’aggiornamento dal menu del Pi-Star e ripetete la procedura.
Come utilizzare il Reflector YSF22220
La prima volta che vi connetterete, se non lo avrete mai fatto prima, vi ritroverete connessi per default sulla Room 99, dove verrà utilizzato per il QSO solo il protocollo C4FM.
Se desiderate fare un QSO locale, come su un ponte ripetitore DMR, utilizzate il DG-ID TX 9 per analogia al TG-9 del DMR.
IMPORTANTE: Il DG ID RX della vostra radio dovrà essere SEMPRE rimanere impostato su 00.
Se desiderate spostarvi ad esempio sul Regionale Lombardia dovrete utilizzare il DG-ID TX 21 (per gli altri DG-ID corrispondenti vedere la tabella seguente).
Per lo spostamento e il successivo QSO su un diverso flusso sarà sufficiente impostare il DG-ID TX corrispondente al TG DMR, e premere brevemente il PTT della radio. Questo colpo di PTT non viene propagato in radio, quindi non ci sarà nessun disturbo al QSO.
Quando spegnerete il vostro hotspot, per riaccenderlo la mattina successiva, lo troverete già connesso sulla room che avete utilizzato per ultima (quella della Lombardia, nell’esempio precedente), in quanto il server si “ricorda” la vostra ultima preferenza di utilizzo del flusso.
Come avrete già capito, questa volta non c’è da effettuare nessuna modifica ai files dell’hotspot Pi-Star.
Trovate ulteriori informazioni specifiche sul sistema, nel seguente paragrafo Funzionalità.
Tabella riepilogativa
Funzionalità del nuovo server YSF22220
il cambio di flusso via DG-ID (premendo il PTT) non viene propagato in rete, quindi non disturba;
il Reflector si ricorda la tua ultima connessione/flusso e quando accedi ti porta dove eri stato in precedenza, salvo aver impostato un Back To Home (BTH);
negli HotSpot (facoltativo) è possibile usare la riga Options=nn (nn = DG-ID) in ysfgateway.ini sezione Network per connettersi di default ad un flusso;
è possibile richiedere per un ripetitore il BTH (Back To Home, ovvero il ritorno a casa/default) dopo xx secondi;
è possibile usare il DG-ID 09 per parlare “in locale” sul ponte ripetitore senza uscire in rete;
i dati della posizione vengono propagati tra le stazioni radio presenti sul server;
vengono mostrati tutti i dati del flusso, anche il seriale della radio, per gestire meglio eventuali disturbi;
usando il comando Wires-X (bottone X) il sistema risponde con il nome del server ed il numero dei sistemi connessi;
usando il DG-ID 99 si entra in una “stanza SOLO C4FM” senza collegamento in esterno via DMR, rimandendo sul reflector;
il Reflector mostra la qualità della connessione (verde OK, riga gialla problemi di transito);
il Reflector blocca in automatico le trasmissioni che entrano in TIMEOUT per prolungata emissione, per evitare disturbi;
il Reflector protegge da colpi di PTT sequenziali ravvicinati per prevenire disturbi;
il Reflector mostra la posizione, (se emessa della stazione radio) su mappa OpenStreetMap;
si può usare la modalità Voice/Wide (usa tutto lo stream per la voce, nessun dato, per una migliore qualità vocale), e comparirà la scritta VoiceFR sulla dashboard;
il Reflector mostra il suffisso DG-ID identificativo del flusso, sulle radio (es. 51/IK5XMK);
La dashboard di riferimento
Trovate tutte le informazioni sulle connessioni al server YSF22220, all’interno di questa dashboard.
Come rimanere aggiornati
Trovate tutte le informazioni all’interno del canale Telegram BM 2222 News, che è il punto di riferimento per rimanere aggiornati su tutte le notizie e novità della rete BrandMeister italiana.
Da alcuni anni i TG regionali funzionano tutti in multi protocollo, ovvero utilizzandoli in ingresso con un determinato protocollo (ad esempio in DMR, C4FM (YSF) si verrà ritrasmessi negli altri protocolli previsti da quel TG (DMR, YSF, D-STAR, NXDN, ecc.).
Da tempo si è potuto notare che molti Radioamatori ancora non si sono aggiornati seguendo le indicazioni per utilizzare correttamente i sistemi radio quando sono connessi in multi protocollo, effettuando le previste registrazioni DMR e D-STAR prima dell’utilizzo di questi flussi.
Per questo motivo, abbiamo deciso di realizzare questa breve guida (che ritroverete facilmente assieme alle altre, utilizzando il menu del nostro sito…) per aiutare chi ancora non l’ha fatto, e per migliorare ulteriormente i nostri QSO sui TG regionali.
Ci auguriamo di potervi ascoltare presto in radio, 73
Quali sono le alternative a nostra disposizione per usare TG non standard ?
Premesso che fare QSO su TG non censiti, e quindi sconosciuti per la maggior parte dei colleghi, non è una prassi che viene incoraggiata da BrandMeister World Wide, anzi il consiglio è di limitarla il più possibile ai casi di vera necessità, laddove esista una reale esigenza non diversamente risolvibile con l’arco dei TG ordinari a disposizione.
Vi si chiede espressamente di NON utilizzare TG di conversazione casuali, oppure TG a 4, 5 o 6 cifre non censiti, ma se proprio necessario, esclusivamente TG formati come di seguito spiegato.
Se si sta cercando un TG per permettere ad un gruppo di colleghi di poter comunicare regolarmente, senza utilizzare un TG ordinario censito, abbiamo due soluzioni percorribili per decidere il numero da assegnare al TalkGroup, utilizzando una delle due soluzioni di seguito:
1. ID DMR personale a 7 cifre (222xxxx, 223xxxx)
2. ID di un proprio ripetitore a 6 cifre (222xxx, 223xxx)
Non è necessaria alcuna approvazione da parte di BM, potete utilizzare il TG così formato immediatamente.
Il vantaggio di queste scelte è che questi TG sono facilmente riconducibili ad un “gestore” a cui fare riferimento, e non numeri a caso senza identità alcuna, appartenenti a “nessuno”.
Queste sono le ovvie operazioni da fare per iniziare a utilizzare il nuovo TalkGroup:
Programmare la tua radio aggiungendo il nuovo TG, anche utilizzando il programma CPS (software di programmazione della radio), nominando il contatto come lo ritieni opportuno (operazione effettuabile sia dalla radio che dal CPS), in quanto sarà il nome che verrà visualizzato sul display.
Comunicare agli altri corrispondenti il TG da utilizzare, affinché anche loro possano programmarlo nelle rispettive radio. Una volta che tutti avranno configurato le proprie radio con lo stesso identico TG, sarà sufficiente utilizzare quel contatto per fare QSO.
Nel corso degli anni, in primis per agevolare le varie richieste di sperimentazione che i colleghi utilizzatori del sistema ci sottoponevano, e per non scontentare nessuno, sono stati “assegnati” numerosi TG e creato molteplici connessioni verso reflector e server esterni.
Sicuramente tutto questo ha portato ad una notevole evoluzione dei processi e del software tutto, nella sua robustezza ed efficacia. Un plauso agli sviluppatori dei programmi ed ai colleghi che hanno dedicato molto del loro tempo personale nelle prove è doveroso.
Siamo quindi giunti all’apice di una evoluzione che è manifesto di tanta passione e dedizione. Evoluzione che auspichiamo possa proseguire sempre nelle migliori condizioni.
E’ altresì vero che, parallelamente a questa crescita, una enorme varietà di connessioni ed “etichettature” si è presentata inducendo l’utilizzatore finale dei nostri sistemi digitali radioamatoriali a porsi spesso il quesito “perché per arrivare su quel QSO ho più ingressi uguali” o, ancor peggio, “come faccio per parlare con il mio amico? E’ troppo difficile capirci qualcosa …”.
Questo ci deve portare a delle riflessioni operative, a spostare lo sguardo da una realtà locale ad un sistema comune, esteso e semplice per tutti, ad un processo di semplificazione di tutto un sistema che nella sua grandezza diventa dispersivo.
Il Team di BrandMeister si muoverà quindi verso una attenta analisi di quanto non manutenuto con attenzione, gestito e trafficato (pensiamo a molti TG/Cluster richiesti e quasi mai utilizzati, attivati solo per il desiderio di una dicitura legata ad un posto o associazione), a connessioni ridondanti (room YSF, reflector XLX, room Wires-X, server HBLink, etc.) o non efficaci per un coinvolgimento pluralista delle risorse disponibili. Verrà disattivato/chiuso/liberato ogni elemento che rientrerà nelle ipotesi sopra descritte, con gradualità ma privilegiando la funzionalità e la semplificazione.
A conferma di ciò ricordiamo l’importanza di muoverci sempre più verso l’utilizzo del TG 222 nazionale e dei TG regionali storici (i cosiddetti TG a 5 cifre 222xx), ancora in molte realtà pressoché inutilizzati. Flussi che ospitano le modalità DMR e C4FM. Per il protocollo DSTAR sottolineiamo l’uso del TG 22292, grande possibilità di ritrovo e coinvolgimento sul mondo del multiprotocollo. I TAC, o sistemi “on demand”, pratici ed immediati per tutti i QSO.
I tempi sono maturi per una grossa ridefinizione di un bellissimo sistema, risorsa funzionale, gratuita e a disposizione di tutti. Il nostro network BrandMeister.
Il Talker Alias, molto spesso abbreviato come TA, fa parte dell’insieme di protocolli di classe Inband Data Service dello standard DMR , introdotti nell’anno 2016 da ETSI con la pubblicazione delle specifiche ETSI TS 102 361-2 V2.3.1 (2016-02).
L’Inband Data Service è una modalità di trasmissione particolare, in cui i dati supplementari da veicolare vengono incorporati nei pacchetti di trasmissione della voce, quindi senza occupare altro spazio, oltre a quello già utilizzato per la trasmissione del flusso audio, rendendo quindi questo servizio di estrema utilità e con “costo zero“.
Lo standard ETSI prevede l’invio di queste stringhe codificate a 7, 8 oppure 16 bit, frammentate da 1 a massimo 4 blocchi, a seconda del numero dei caratteri da trasmettere:
Ecco spiegato perché la stringa non viene immediatamente visualizzata sul display della radio; questo accade perché il terminale deve ricomporre la stringa attendendo di aver ricevuto tutti i blocchi di informazione, quindi più corta sarà la stringa, meno tempo impiegherà ad essere ricomposta e visualizzata.
Allo stesso modo possono venire trasmesse anche le coordinate GPS; mentre viene trasmesso l’audio la radio aggiorna la posizione e la invia con continuità, questa funzione viene definita In Call GPS.
La sua utilità consiste nel poter trasmettere dal terminale radio (e non solo) una stringa di caratteri, che viaggia in maniera trasparente sia via RF che via IP, permettendo ai corrispondenti destinatari delle chiamate di gruppo e private di riceverla nei propri terminali, i quali mediante le loro impostazioni locali, potranno scegliere o meno di visualizzarla sul display, scegliendone anche la priorità, rispetto ai dati presenti nella rubrica dei contatti della radio.
L’applicazione più naturale, sia in campo civile che radioamatoriale, è ovviamente quella di identificare in maniera univoca l’identità di chi trasmette in maniera “leggibile“, visto che lo standard DMR identifica i terminali con un semplice numero, chiamato Radio ID, che a noi umani dice ben poco.
Nel nostro mondo dei Radioamatori, quali sono le due singole informazioni più importanti per identificarci in maniera univoca e comoda per chi riceve ?
Nominativo
Nome operatore
L’informazione assolutamente necessaria è il nominativo, il nomeoperatore invece è estremamente comodo per fare QSO; infatti nei nostri contatti privati memorizzati nella radio, inseriamo abitualmente solo queste due informazioni, che sono brevi, essenziali e indispensabili.
Ecco perché il Talker Alias, se ben utilizzato nei terminali radio compatibili, può tranquillamente sostituire la rubrica dei contatti, quindi di impagabile comodità in quanto i dati si aggiornano dinamicamente.
Perché diciamo che il TA deve essere ben utilizzato? Perché la configurazione accurata di questa informazione deve essere effettuata da chi lo trasmette, includendo solo il nominativo e il nome, il primo completamente in maiuscolo, il secondo solo con l’iniziale maiuscola.
Tutte le altre informazioni (quali il tipo di radio, il QTH, portatile, /M, DMR ID, mobile, op. davanti al nome, indirizzi email ed altre cose di fantasia), non solo non sono rilavanti o ridondanti, ma spesso sono anche incoerenti rispetto alla circostanza del momento, perché non sono solidamente riferite al nominativo, ma bensì ad una condizione solo temporanea, che generalmente varia nel tempo. Voi le inserireste nella vostra lista contatti? 😉
Ormai sono tanti i terminali che supportano la visualizzazione del Talker Alias, quindi vale la pena di uniformarsi tutti per il corretto utilizzo di questa funzione, armonizzando la rete DMR il più possibile, anche per rispetto di chi ci ascolta e visualizza le informazioni sul display della radio.
La gestione BrandMeister del Talker Alias
La rete BrandMeister ha due modalità di gestione dell’informazione contenuta nel Talker Alias:
Pass-Thru
Sconsigliata
Quando laradiotrasmette il Talker Alias, lo stesso transita fino al master server di BM, che successivamente lo invia a tutti i ripetitori Hytera e ai sistemi MMDVM, ma non ai ripetitori Motorola, eliminandolo dai pacchetti dati, garantendo così l’assenza di problemi dovuti alla loro incompatibilità con il protocollo (interruzioni sull’audio di chi riceve). Questa modalità non è però mai consigliabile, perché si corre il rischio di trovarsi localmente a transitare inconsapevolmente su un ripetitore Motorola, creando problemi a chi ci ascolta. Il Talker Alias generato dalla radio ha la priorità su quello generato lato server, quindi transitando da dispositivi compatibili, la rete BrandMeister lo veicolerà in maniera trasparente solo verso i ripetitori che lo possono accettare.
Generazione lato server BM del Talker Alias
Preferibile
Quando la radio non trasmette il Talker Alias lo stesso verrà generato automaticamente a livello di rete, o dal master server di BrandMeister, o da una delle applicazioni, tipo SAP, AutoPatch, D-STAR o Gateway YSF. Questa modalità è quella da preferire sempre, in quando i dispositivi non compatibili non riceveranno mai dalla rete il Talker Alias, e anche trovandosi a transitare da un ripetitore Motorola, non trasmettendolo dalla radio, non ci saranno problemi, contrariamente a quando la radio lo trasmette.
Come viene generato il Talker Alias dal Master Server?
Per generare questa stringa di testo il server utilizza due informazioni in suo possesso:
Nominativo – ricavato dal database degli ID registrati
Nome – testo contenuto nel campo APRS Text, modificabile nella propria area SelfCare
Nel caso usiate un sistema DVSwitch, nel file di configurazione DVSwitch.ini, si raccomanda di commentare la linea TalkerAlias = …….. , in questo modo non verrà forzato un TalkerAlias diverso dal vostro, già impostato in SelfCare;
Si raccomanda fortemente di mettere nel campo APRS Text solamente il proprio nome, o solo il primo dei propri nomi, con il primo carattere maiuscolo e il resto minuscolo, quindi una sola parola. In questo modo tutti i Talker Alias in rete saranno armonizzati, con tutti i grandi vantaggi spiegati.
L’utilizzo degli ID a 9 cifre per gli Hot Spot aumenta la probabilità di non incappare nella protezione Wild-PTT di BrandMeister, che blocca per un ora ogni ID che da più di 3 colpi di PTT in 5 secondi.
Se si usa lo stesso ID per la radio e per l’HotSpot, i colpi di PTT valgono doppio, quindi ne bastano due in 5 secondi per sforare e rimanere bloccati per un ora.
In APRS l’Hot Spot verrà visualizzato come IpzXXX-Hn
Esempio: IK2UIZ-H1 nel caso che le due ultime cifre aggiunte siano 01
Utilizzando questo metodo, ogni HotSpot verrà automaticamnte correlato al nominativo del radioamatore, che potrà quindi configurare in autonomia i propri Hot Spot via Self Care dalla Dashboard di BrandMeister, eliminando anche la necessità di richiedere ID aggiuntivi come in passato, oggi totalmente inutili e scomodi.
Se vi trovate ad avere ripetitori con ID a più di 6 cifre, siete pregati di contattare il Team, per richiedere un ID provvisorio, dichiarando che siete in attesa di autorizzazione dal MISE, ed elencando i ripetitori interessati, al seguente indirizzo e-mail: